Kim Wall (23 marzo 1987 – presunta morte avvenuta il 10 agosto 2017) è stata una giornalista freelance svedese. È conosciuta soprattutto per la sua morte, avvenuta mentre stava realizzando un reportage su un sottomarino privato di nome UC3 Nautilus, di proprietà dell'imprenditore danese Peter Madsen.
Wall, laureata alla Columbia University, aveva lavorato come giornalista in diverse parti del mondo, scrivendo per pubblicazioni come The New York Times, The Guardian e TIME. Era nota per i suoi reportage investigativi e per la sua attenzione a temi come la cultura e la tecnologia.
La sera del 10 agosto 2017, Wall si imbarcò sull'UC3 Nautilus con Madsen per realizzare un'intervista. Il sottomarino affondò il giorno successivo e Madsen fu salvato. Inizialmente, Madsen affermò di aver lasciato Wall a riva la sera precedente. Tuttavia, il suo racconto cambiò più volte nel corso delle indagini.
Frammenti del corpo di Wall furono successivamente ritrovati in mare. L'autopsia rivelò che era stata uccisa a bordo del sottomarino. Peter Madsen fu accusato e successivamente condannato per l'omicidio premeditato di Wall. Fu condannato all'ergastolo nell'aprile 2018.
Il caso di Kim Wall ha ricevuto un'ampia copertura mediatica a livello internazionale e ha sollevato questioni importanti sulla sicurezza dei giornalisti che lavorano in situazioni pericolose e sulla responsabilità dei proprietari di media nei confronti dei loro dipendenti freelance. La storia ha ispirato documentari, libri e fiction, mantenendo viva la memoria di Kim Wall e del suo lavoro giornalistico.
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